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1° Forum Nazionale sulla Portualità e la Logistica: l’intervento (video) dell’On. Silvia Velo

Del 27 Aprile 2016

On. Silvia Velo, Sottosegretario di Stato al Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare

 “Semplificazioni della normativa per escavi e dragaggi”

 

Obiettivo delle riforme in materia dragaggi

Semplificare affrontandola in modo organico la normativa relativa alle opere di dragaggio nelle varie tipologie di porti italiani e alla gestione di materiale dragato nei vari usi consentiti, casse di colmata, immersione a mare e ripascimento.

Tale percorso di riforma è operato per favorire l’utilizzo delle migliori tecnologie per l’esecuzione degli interventi.

Il sistema normativo che viene introdotto dai due regolamenti rappresenta un modello di gestione più dinamico, più efficace e certamente semplificato.

La norma del collegato ambientale supera le difficoltà tecniche e operative relative alla realizzazione degli interventi di dragaggio in area SIN. Tale modifica normativa chiarisce che i valori di riferimento per i sedimenti inclusi in aree ricadenti all’interno dei SIN che risultano essere al di sotto di quelli approvati dal MATTM, in conformità ai criteri, determinano l’esclusione dell’area interessata dal perimetro del SIN, fermo restando il previo parere favorevole della Conferenza dei servizi di cui all’art. 242, c. 13 del Dlgs 152/2006.

 

Consentire lo sviluppo dei porti rispettando l’ambiente

I due regolamenti e la norma inserita nel Collegato ambientale cercano di considerare le attività di escavo un’opportunità per garantire il rispetto dell’ambiente e delle norme di tutela garantendo la sicurezza e la corretta manutenzione degli arenili e dei porti assieme allo sviluppo.

Il Ministero dell’Ambiente ha emanato due regolamenti e una modifica normativa.

  • Il primo regolamento tratta le modalità di dragaggio nelle aree portuali e marino-costiere all’interno dei Siti di Interesse Nazionale (SIN), come Livorno, Piombino, Carrara.
  • Il secondo regolamento disciplina la procedura per l’approvazione dei progetti di dragaggio al di fuori delle aree SIN e le modalità e i criteri per la gestione del materiale dragato.

Nella legge 221 del 28 dicembre 2015 (Collegato Ambientale), art. 78 sono stati semplificati i criteri di costruzione di casse di colmata e vasche di raccolta, così che la tutela di acque e suolo avvenga attraverso le migliori tecnologie disponibili, tenendo conto della tipologia di materiale. Un’altra modifica ha definito le linee guida e i valori di riferimento che consentono l’automatica deperimetrazione delle acque a mare da SIN e SIR (Siti di Interesse Regionale).

I nuovi regolamenti sono al vaglio del Consiglio di Stato, poi alla comunicazione della Presidenza del Consiglio a norma dell’art. 17, comma 3 della legge 400/88 – firma e invio al Gurdasigilli per il successivo inoltro alla Corte dei Conti quindi pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale.

La norma del collegato è già in vigore in quanto contenuta nella legge 28.12.2016 n. 221 (art. 78).