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Friuli Venezia Giulia: l’Assessore Panontin presenta le linee guida per molluschicoltura

Del 3 Marzo 2016

Un percorso di analisi e monitoraggio, che si è sviluppato per tre anni con la piena collaborazione dei molluschicoltori, ha consentito alla Regione di creare un modello, unico in Italia, grazie al quale i consumatori possono contare sulla qualità e salubrità del prodotto realizzato nelle acque lagunari e vallive, e nel mare del Friuli Venezia Giulia.

Lo ha evidenziato l’assessore regionale alla Caccia e alla pesca, Paolo Panontin, nel presentare a Udine le linee guida per la molluschicoltura.

Partendo da una situazione di criticità verificatasi in passato, i molluschicoltori delle lagune di Marano e di Grado, assieme alle direzioni centrali delle Risorse agricole e forestali e della Salute, e all’ARPA, hanno collaborato con le strutture pubbliche consentendo l’effettuazione del campionamento dei molluschi anche nei periodi e nelle giornate nelle quali il prelievo non fosse già obbligatorio.

Ne è nato un modello di tracciabilità completo e garantito, che ha valorizzato le produzioni del Friuli Venezia Giulia.

Produzioni, che ora sono apprezzate e richieste anche dalla grande distribuzione, non più soggetta, grazie alla tracciabilità certificata, al ritiro delle merci nel caso sul mercato siano immessi molluschi non considerati sicuri. In quanto, le produzioni provenienti dal Friuli Venezia Giulia, sono certificate e sicure.

Ciò consentirà ora alla molluschicoltura del Friuli Venezia Giulia, come ha precisato Panontin, di poter essere promossa assieme agli altri prodotti agroalimentari di pregio del nostro territorio.

Un settore, sempre facendo riferimento alla molluschicoltura, che come ha anticipato Panontin potrà essere rilanciato anche attraverso le nuove risorse che potranno essere reperite attraverso il Feamp (Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca).

Nell’occasione è anche stata annunciata la predisposizione di una nuova zonazione per l’attività di pesca, che consentirà di ampliare gli allevamenti di vongole su una superficie di ulteriori 125 ettari nella laguna di Marano, e altri 100 ettari
nella laguna di Grado.

Che si aggiungeranno ai 656 ettari attualmente utilizzati nelle acque lagunari del Friuli Venezia Giulia.

Infine, sarà ampliata, di dieci ettari, anche la superficie marina destinata all’allevamento nei cosiddetti barili galleggianti.