Nel corso della prima giornata del Blue Forum è intervenuto Mario Mattioli, Presidente della Federazione del Mare.
“I tragici eventi dell’Ucraina, la crisi del Mar Rosso hanno evidenziato l’importanza del Cluster Marittimo per il bene di tutti i Paesi. Eventi che hanno sottolineato l’importanza anche del Mediterraneo. La vitalità dei traffici e degli interessi è legata alla libertà delle vie marittime che sono connessioni globali.
Il Green Deal è un’agenda senza precedenti per rafforzare la resilienza e migliorare la competitività europea a livello mondiale.
Francia, Germania, Italia si sono incontrati per condividere le sfide comuni, soprattutto transizione verde e digitale. I punti cruciali: eliminare gli oneri amministrativi inutili per liberare il potenziale industriale. Proporre investimenti pubblici e privati. Proseguire la transizione verde e digitale con una base economica forte e resiliente.
In questo le industrie sono fondamentali. Abbiamo bisogno di un contesto favorevole. Tutto ciò che chiediamo è rappresentato là. Il mare ci unisce, questa è la verità.
I Cluster hanno una importanza molto forte come guida propulsiva per una economia blue. Fanno squadra i Cluster e svolgono un ruolo importanti tra regioni e Paesi europei e non solo. Siamo attori essenziali dell’aggregazione delle piccole e medie industrie. Abbiamo collaborazioni a 360 gradi e cerchiamo di fare squadra anche attraverso dei protocolli di intesa che abbiamo con il Cluster Tecnologico Big, con Assonautica, con la quale ne stiamo studiando uno, e con Marevivo stiamo anche facendo dei ragionamenti”.
Abbiamo 220mila aziende, un milione di addetti, il 9% del pil. Anche all’interno delle istituzioni è interessante che ci siano i rappresentanti del Cluster che diventino parte attiva su aspetti importanti.
Solo utilizzando tutti gli strumenti disponibili la blue economy diventerà un concreto fattore di sviluppo del nostro Paese”.
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