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Andrea Prete, Unioncamere: “Siamo un settore che cresce più degli altri anche sotto l’aspetto occupazionale”

Il Presidente di Unioncamere alla presentazione del XII Rapporto sull'Economia del Mare

Del 10 Luglio 2024

Alla presentazione del XII Rapporto sull’Economia del Mare è intervenuto il presidente di Unioncamere Andrea Prete.

“Grazie ad Acampora perché con te abbiamo portato alla ribalta un tema che tutti percepiamo importante. È uno dei temi su cui si concentra il sistema camerale durante l’anno. Ogni anno abbiamo temi sui quali ci concentriamo. Ci interessiamo di doppia transizione, di medie imprese – abbiamo presentato uno studio su quelle familiari manifatturiere italiane – filiera culturale e creativa e ultimamente abbiamo presentato un rapporto sul terzo settore, il registro ci permette di analizzare con attenzione un settore no profit e che ci supporta lì dove non possono in tanti. E poi la blue economy che è molto interessante. Sotto questo nome ci sono tanti settori. Il ministro citava i 64 miliardi del valore aggiunto diretto della blue economy, ma ne possiamo aggiungere altri 113 per tutto l’indotto. Che in totale fa 180 miliardi di valore aggiunto!”.

“L’osservazione che abbiamo fatto guardando i numeri di questo studio – ha continuato Prete – è che siamo un settore che cresce più degli altri anche sotto l’aspetto occupazionale, nonostante una leggera riduzione delle imprese. Quindi è un settore a cui guardare con grande attenzione perché è anche il settore che spinge di più sulla transizione green. Sull’eolico si può fare molto. E poi pensiamo ciò che si può immaginare nei porti, come elettrificarli. Molti si lamentano che i porti sono nelle città, ma la verità è che le città sono nate intorno ai porti, però una nave da crociera in città con i motori accesi non è il massimo. Così il trasporto marittimo: molti stanno immaginando combustibili di propulsione delle navi diversi da quelli di oggi. C’è una volontà molto attenzionata al green. Anche quando parliamo di turismo

in tutto questo l’economia del mare apre una finestra su tutti i temi che riguardano l’attenzione all’ambiente e la sostenibilità.

Il 32 per cento della blue economy è concentrata al sud. Il 28 al centro. Ma al Nord non c’è il mare. Tra l’altro abbiamo un dato che non ci fa piacere: la produttività delle cose del sud è più bassa di quelle del nord. Il sud ha un problema di infrastrutture.

Vi do un dato: noi abbiamo un periodo di grande turismo e siamo felici. Ma Palma di Maiorca fa 30 milioni di passeggeri, più di Malpensa. Le tre isole Baleari fanno 40 milioni di passeggeri. La Sardegna 5 milioni. Abbiamo quindi molta strada da fare oltre che crescere”.