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È nato in Italia l’Airbnb della nautica green: intervista a Michele Lauriola, ideatore del progetto E-ssence

Basta il cellulare. Si cerca nella mappa dell’app la barca più vicina. Ci si avvicina, si sblocca il timone con un click. E poi si naviga, liberamente, senza patente nautica. Ma soprattutto senza inquinare perché quella appena affittata è una barca elettrica

Del 20 Maggio 2024

Basta il cellulare. Si cerca nella mappa dell’app la barca più vicina. Ci si avvicina, si sblocca il timone con un click. E poi si naviga, liberamente, senza patente nautica. Ma soprattutto senza inquinare perché quella appena affittata è una barca elettrica. 

È nato in Italia il primo boat sharing elettrico completamente on line, un modello che in Europa esiste solo in Olanda. 

È questo in sintesi il progetto di E-ssence, ideato da Michele Lauriola, 33enne originario di Manfredonia e ora residente a Montebelluna, nel Trevigiano e Leonardo Caiazza, 34enne originario e residente a Parma. 

Per approfondire il progetto, con Economia del Mare abbiamo raggiunto telefonicamente uno dei due ideatori, Michele Lauriola.

“Il progetto è nato all’interno della Bologna Business School dove, nel 2022, con Leonardo ho conseguito un MBA in green energy e sustainable business. Entrambi avevamo iniziato questo MBA nell’anno scolastico 2020/2021. L’iniziativa è stata oggetto di due programmi di incubazione: il BigBo di Pixel e Banca Sella e il Nowtilus, il sea innovation hub ligure. Quindi, nel 2023 siamo partiti con la start  up lanciando un Proof of Concept”.

MICHELE LAURIOLA AIRBNB DELLA NAUTICA ELETTRICA COFONDATORI
Michele Lauriola (sulla destra), 33enne originario di Manfredonia e ora residente a Montebelluna, nel Trevigiano e Leonardo Caiazza, 34enne originario e residente a Parma

Un’idea concepita dunque tra i ‘banchi di scuola’ del master e che vede al fianco dei due giovani imprenditori anche due professori. 

“L’idea è nata da me – spiega Michele Lauriola -, dalla volontà di voler spostare sull’acqua il concetto di sharing mobility sviluppato su strada. Così abbiamo iniziato lo sviluppo dell’applicazione che è il volano di tutto il business model. In modo particolare il tutto è nato da una ricerca qualitativa che ho condotto nel campo della nautica sostenibile. Il principio cardine è che gli asset elettrici sono molto costosi causa batterie e motore. Da qui ho unito i due poli, quello positivo e quello negativo: da una parte con un mezzo elettrico c’è la riduzione delle emissioni dall’altra i costi sono alti.

Ma lo sharing abbassa il costo, se lo guardiamo dal punto di vista delle potenziali persone che possono usarlo. Quindi abbiamo verificato l’idea, constatando che le imbarcazione elettriche hanno costi di manutenzione inferiori rispetto a quelle con motore a scoppio. Inoltre abbiamo registrato benefici anche rispetto al mantenimento della barca. Quindi unendo questi aspetti e facendo una proiezione sui 5 anni prevediamo un grande guadagno, sia in termini di impatto economico che ambientale!”.

Come è composta la vostra flotta? 

“Abbiamo imbarcazioni non solo di proprietà, ma anche di terzi, sempre elettriche. Il 60 per cento della flotta è formata da mezzi di altri noleggiatori. Abbiamo 9 mezzi nostri, di cui 4 imbarcazioni, 5 pedalò a pedalata assistita che abbiamo presentato questo weekend all Boat Show della Marina di Verbella. Abbiamo, infatti, deciso di diversificare la flotta. Abbiamo imbarcazioni elettriche e altri mezzi che sono a metà tra un pedalò e un toy sempre elettrico. Contiamo di avere altri 15 mezzi in tempi brevi non nostri per un totale di 24 mezzi”.

MICHELE LAURIOLA AIRBNB DELLA NAUTICA ELETTRICA

Dove vi troviamo? 

“Le nostre postazioni sono a: La Spezia, Desenzano, Lago di Garda, Cavallino Treporti (nella laguna di Venezia), Terracina, lago di bracciano, Porto di Mezzani sul Po in provincia di Parma.

Il modello di business è organizzato in B2B2C in modo tale che l’assistenza all’ormeggio è data dai partner e i mezzi utilizzati sono nostri di proprietà, in questo caso c’è uno share revenue model (i guadagni si dividono con percentuali stabilite).

Abbiamo poi un business model simile a quello proposto da Airbnb, le imbarcazioni elettriche sono di proprietà di privati o business e agganciano le loro barche elettriche sotto la nostra app, noi percepiamo una % (minima) sulla transazione.

Per realizzare tutto questo abbiamo anche dato vita una raccolta fondi aumentando la compagine sociale con un foundraising, che ci ha fatto raccogliere 350mila euro”. 

Dalle postazioni indicate noto un’assenza del Sud: confermi? 

“Al Sud. da un lato c’è carenza di infrastrutture: in numerosi posti mancano le banchine, soprattutto nei posti più belli. Diciamo che registriamo un problema di ricarica più che di ormeggio, per questo, soprattutto dove non ci sono le banchine stiamo ragionando con delle boe di ricarica. Comunque al Sud più che problemi legati alla mentalità, abbiamo riscontrato difficoltà a causa della direttiva Bolkestein che si applica a tutte le concessioni di occupazione del demanio marittimo. Da un altro lato si registra la mancanza generale di incentivi di conversione all’elettrico in ambito nautico.

E poi la terza è che per esempio in Liguria il Parco delle Cinque terre ha introdotto una lista di preferenza per i mezzi elettrici, una legislazione che, dunque, spinge a dover guardare per forza all’elettrico. Dinamica che troviamo anche a Bracciano, dove è proibita la navigazione ma non per l’elettrico. Al Sud invece c’è difficoltà a carburare in questa direzione. Anche se il pedalò a pedalata assistita da quest’anno potrebbero arrivare al Sud ma perché richiedono meno cure rispetto ad una barca”. 

Aree marine protette: in che relazione siete?

“Alcune richieste stanno arrivando dalle 22 aree marine protette italiane, ecosistemi fragili da salvaguardare dove muoversi con barche a scoppio danneggia gli equilibri naturali. Lì vorremmo orientare il nostro business. Per ora siamo in stretto contatto con l’area marina protetta della Cinque Terre in Liguria. Stiamo capendo che sono possibili modelli di collaborazione. Comunque, essendo il nostro primo anno di attività, vorremmo prima finire questa stagione per capire le future varie esigenza”.

Come risponde il pubblico?

“Abbiamo lanciato l’anno scorso, ad agosto 2023, il POC dell’idea e abbiamo avuto una buona risposta. La nostra start up, che ha sviluppato sia il software per la gestione delle procedure, ha iniziato l’attività con due barche, prodotte dal cantiere svedese Nimbus: una è è ormeggiata nel porto di Mirabello a La Spezia e la seconda era stata data in licenza ad un operatore sul Lago di Garda, a Lonato del Garda. Abbiamo fatto un test partendo da queste due postazioni”. 

Come funziona la barca che si noleggia?

“Il nostro sistema è completamente automatizzato. Si sblocca la barca, si naviga anche con l’assistenza di un virtual skipper che suggerisce itinerari e mete da visitare, poi si ormeggia e si blocca ma non prima di aver messo in carica la barca. Questo è l’unico obbligo per l’utente. A breve sarà offerta in sharing anche l’attrezzatura per fare snorkelling. Si tratta di pacchetti con l’indicazione di itinerari e punti di attrazione subacquea. Una nicchia molto interessante perché la silenziosità del motore elettrico non spaventa i pesci ed è possibile ammirarli con più facilità. In più offriamo un servizio meteo e SOS bottom per i casi di emergenza. Attraverso l’app il cliente può geo-localizzare le imbarcazioni, prenotare e sbloccare i natanti. Non solo, a breve vogliamo estendere l’intermodalità, coordinandoci con aziende che affittano biciclette e auto elettriche. E magari espanderci all’estero, ad esempio in Austria o sul lago di Lugano, in Svizzera per partecipare al progetto teso ad aumentare la mobilità sul lago riducendo quella su gomma”.

MICHELE LAURIOLA AIRBNB DELLA NAUTICA ELETTRICA PEDALO'

Voi siete la dimostrazione che se si ha una idea e determinazione anche in Italia i giovani possono sognare un futuro. 

“Il mio professore di geopolitica, nel Global MBA, Alec Ross diceva sempre: “Bisogna essere ottimisti nella vita per cambiare il mondo”. Io sono stato all’estero e sono tornato e ho deciso di prendermi sulle spalle l’onore del rischio e credo che questa sia la ricetta per andare oltre la siepe. Ciò che manca ancora in Italia, purtroppo, è una visione a livello governativo. Se parlo con il noleggiatore al Sud lui mi domanda perché dovrebbe prendere una barca elettrica se non c’è l’obbligo. Quindi la responsabilità è governativa: mancano gli incentivi e le colonnine per l’elettrico le si trova in strada, ma non sono previste per la nautica. È anche vero che i porti sono quasi tutti elettrificati, ma siamo indietro a livello di infrastruttura primaria! Credo, quindi, che non sia una questione ministeriale, ma ci deve essere una volontà politica che porti ad una challenge e il comparto nautico è un dei più difficili da abbattere. Il 90 per cento dei traffici avviene su navi cargo e l’impatto della nautica da diporto è minimo, anche se ha un impatto su ecosistemi più fragili. Il nostro obiettivo quindi è una riduzione dell’impatto e partecipare al processo di decarbonizzazione della nautica da diporto”. 

MICHELE LAURIOLA AIRBNB DELLA NAUTICA ELETTRICA

Diamo i numeri

“Negli ultimi 5 anni – spiega Michele Lauriola – sono stati venduti 200 Pedalò elettrici (diversi dai pedalò a pedalata assistita perché hanno un’elica e necessitano di una rampa di lancio, quindi più simile a una barca che a un pedalò), mentre di Peda-e ne escono in esclusiva 30 di cui i primi 5 saranno gestiti da E-ssence ed arriveranno sul mercato a giugno, parliamo di un prodotto unico in europa. I pedal-e come anche le barche di Gardasolar del network E-boats and go saranno servitizzate dalla App di E-ssence.

Per quanto riguarda il comparto barche (parliamo di imbarcazioni da diporto), siamo intorno ai 100-120 mezzi lungo tutto il territorio italiano di cui l’ 80% è gestito da noleggiatori o aree marine protette che utilizzano i mezzi come barche di servizio. Quest’anno avremo all’interno della nostra App circa 15/20 mezzi elettrici di noleggiatori che utilizzano l’app con le sue funzioni (fleet management, virtual skipper) per rendere un servizio più smart ai propri clienti”.

MICHELE LAURIOLA AIRBNB DELLA NAUTICA ELETTRICA E-ESSENCE

Le barche di E-SSENCE

La start up metterà a disposizione in un primo momento le due imbarcazioni della flotta di proprietà, alle quali nei prossimi mesi se ne sommeranno altre grazie a delle convenzioni con i cantieri navali che forniranno  i loro mezzi nei periodi di fermo. Le due barche arrivano dalla Svezia, il cantiere Nimbus. Motori da 30 kW, che essendo sotto i 40 CV si possono usare senza patente. La batteria è da 30 kWh e a una velocità di crociera da 6/7 nodi offre un’autonomia di navigazione continua da 5/6 ore. Le imbarcazioni sono lunghe 6.30 metri fuori tutto, per una capienza massima di 6 persone e sono dotate di prendisole a prua e a poppa, tavolino a scomparsa, impianto audio pro, caricatore usb, computer di bordo e simrad con cartografie. Va precisato che sono ad emissioni zero, ma sono arrivate in Italia trasportate da Tir. In ottica green, E-ssence ha deciso quindi di compensare l’anidride carbonica con una piccola quota dello sharing riservata ad una startup (Seathechange) che pianta peonie.

Siglata la partnership tra E-SSENCE, GARDASOLAR e EBOATS&GO Boat Show 2024 sul Lago Maggiore

Al Boat Show 2024 sul Lago Maggiore in questi giorni Gardasolar, Eboats&Go Ed E-ssence si sono unite per promuovere la navigazione elettrica come un’esperienza sostenibile e accessibile a tutti. Guidati dalla visione comune di un futuro più ecologico e orientato al cliente, gli amministratori delegati delle tre aziende (Alberto Pozzo di GardaSolar, Luigi Nani di Eboats&Go e Leonardo Caiazza di E-ssence), hanno siglato una partnership con lo scopo di realizzare un ecosistema di prodotti e servizi compatibili per il mondo del turismo green che si affaccia sull’acqua.

di Angela Iantosca