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Economia del Mare, Giorgia Meloni: “ricominciamo a pensare all’altezza di quello che siamo”

Il discorso alla firma dell'Accordo per lo Sviluppo e la Coesione tra il Governo e la Regione Siciliana alla presenza del Ministro per le Politiche del Mare Nello Musumeci

Del 28 Maggio 2024

Il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni è tornata a parlare di Economia del Mare in un discorso pubblico e lo ha fatto ieri da Palermo in occasione della firma dell’Accordo per lo Sviluppo e la Coesione tra il Governo e la Regione Siciliana.

L’Italia è una piattaforma piazzata nel mezzo del Mediterraneo, è la porta di accesso tra l’Europa e l’Africa, è il crocevia naturale dei due grandi bacini commerciali marittimi del mondo che sono l’Indo-Pacifico e l’Atlantico. Noi stiamo lì in mezzo, ci siamo comportati per tantissimi anni come se il mare non lo avessimo, come se non fossimo una delle nostre principali infrastrutture di sviluppo. E non è un caso che abbiamo investito su questa risorsa istituendo il ministero del mare, affidando il ministero del mare a un grande siciliano come Nello Musumeci.

Abbiamo affidato a quel ministero una struttura di missione e abbiamo convocato e istituito un comitato interministeriale, cioè che coinvolge tutti i ministri che hanno una competenza su questa materia, per disegnare una strategia concreta di valorizzazione di questa enorme potenzialità tutta italiana.

Il comitato interministeriale ha già provato il Piano del Mare e su questa strategia noi stiamo coinvolgendo e mettendo a regime e a sistema tutti i settori e tutti gli attori interessati, quindi chiaramente il turismo, chiaramente la pesca, chiaramente l’acquacoltura, la cantieristica, l’industria armatoriale, il sistema portuale e logistico, il trasporto marittimo con le peculiarità necessarie per il lavoro marittimo, fino anche alle nuove sfide che ci attendono, perché noi dobbiamo anche ricominciare a pensare un po’, non dico in grande, ma ricominciare a pensare all’altezza di quello che siamo, all’altezza dell’Italia.

E penso che tra le grandi sfide ci sia per esempio tutto il tema della corsa al mondo subacqueo e alle risorse geologiche dei fondali, un dominio nel quale l’Italia è naturalmente candidata a giocare un ruolo di assoluto primo piano”: queste le sue parole.