“Le diseguaglianze sociali e le nuove povertà; la tragedia dell’immigrazione ed il Mediterraneo che cambia; la vulnerabilità alle calamità naturali ed il cambiamento climatico; la transizione ecologica e l’autonomia energetica; l’invecchiamento della popolazione e le tante culle vuote; la fuga dei cervelli ed i giovani che non studiano, non lavorano e non lo cercano. Sono queste alcune delle più impegnative sfide che si presentano sul percorso di quanti, nell’amministrazione e nel governo, siamo chiamati a ruoli di responsabilità pubblica. Dobbiamo fare “rete”, da Roma al più recondito dei Comuni, con lo stesso spirito con cui affrontiamo la ricostruzione dopo ogni calamità”.

Lo ha detto il ministro per la Protezione civile e le Politiche del mare Nello Musumeci, intervenendo stamane a Catania alla cerimonia per la Festa della Repubblica. Parlando della Carta costituzionale, il ministro, in particolare, ha sottolineato l’importanza della ricorrenza, occasione per “riconsacrare l’impegno comune a rispettare, custodire e promuovere i valori su cui si fonda la Repubblica, da difendere giorno per giorno: libertà, democrazia, lavoro, pace, solidarietà, merito, rispetto per gli ultimi e per chi si trova in difficoltà. Un pensiero va, in questo momento, ai nostri connazionali dell’Emilia Romagna  e alla martoriata popolazione ucraina”.