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Fincantieri: Folgiero ‘oggi più attenta e inclusiva anche grazie a progetti Elis’

Del 11 Ottobre 2024

Si è concluso oggi con la visita allo stabilimento Fincantieri di Marghera e al cantiere della nave Norwegian Aquacultura, il meeting dei Ceo del progetto ‘Includere per crescere’ promosso dalle aziende appartenenti al Consorzio Elis, a cui hanno partecipato oltre 100 top manager di grandi aziende italiane. Elis promuove la collaborazione tra grandi aziende e imprese sociali per favorire il reinserimento lavorativo di persone ai margini per pregiudizi, difficoltà personali, come madri che hanno lasciato il lavoro per la maternità, immigrati e rifugiati, persone con disabilità, ex detenuti “trasformando il loro recupero in un valore sociale ed economico”.

Pierroberto Folgiero

Ad aprire i lavori Pierroberto Folgiero, Ad e Direttore generale di Fincantieri, ma anche presidente dell’advisory board del progetto.

Folgiero ha illustrato il ruolo “attivo” del management del gruppo “con azioni concrete di inclusione, investimenti sui cantieri e controlli”.

In particolare il manager ha evidenziato i problemi legati alla filiera del subappalto che tocca soprattutto i lavoratori immigrati “spesso legati a comportamenti che censuriamo. Con il nuovo progetto ‘Migrants’, sviluppato in collaborazione con Elis, stiamo adottando un approccio coraggioso che va oltre il solo controllo: vogliamo ascoltare e comprendere le necessità di questa parte fondamentale del nostro indotto, spesso composta da lavoratori non italiani. Stiamo costruendo un sistema che non solo li supporta nel contesto lavorativo, ma li accompagna anche fuori dal cantiere, in una visione olivettiana di inclusione sociale. Ci prendiamo la responsabilità di far convivere le comunità locali con questi lavoratori, garantendo così un’interazione più armoniosa e un modello di sviluppo sostenibile e inclusivo. C’è un tema di interazione e parità di modello, che è il mondo dei controlli e il mondo dell’ascolto”.

I Maestri del Mare: “Per rimanere competitivi come seconda manifattura d’Europa, ndobbiamo tornare a investire nell’hardware, nelle persone e nella produzione”

Un altro progetto è “quello dei ‘Maestri del Mare’, con cui abbiamo avviato un’iniziativa innovativa per rilanciare la produzione industriale in Italia, valorizzando competenze che rischiavano di perdersi. Questo progetto nasce dalla consapevolezza che, per rimanere competitivi come seconda manifattura d’Europa, non possiamo affidarci solo alla tecnologia digitale, ma dobbiamo tornare a investire nell’hardware, nelle persone e nella produzione. Abbiamo selezionato e formato 100 giovani, ricevendo oltre 17.000 candidature, dimostrando che se offriamo lavoro qualificato e ben remunerato, gli italiani sono pronti a rispondere. Attraverso questa iniziativa, stiamo non solo preservando competenze storiche, ma modernizzando i nostri processi produttivi, offrendo ai giovani un futuro solido nella cantieristica e nell’industria”.

(Cma/Adnkronos)

ISSN 2465 – 1222

Fonte ADNKRONOS