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Pessina (Federagenti) pronti ad affiancare le Istituzioni con un decalogo delle priorità (anche normative) nei porti

La Federazione degli Agenti Marittimi intende stilare un elenco delle norme che provocano danni al Paese, delle inefficienze burocratiche, e delle priorità nel campo della realizzazione delle infrastrutture

Del 4 Novembre 2024

“La nostra recente assemblea di Federagenti lo ha affermato a chiare lettere, corroborata dal parere di grandi esperti di geopolitica: il Mediterraneo non sarà un mare chiuso, ma tornerà a occupare una posizione strategica determinante nei traffici mondiali e per l’Italia si delinea un ruolo essenziale”.

A sottolinearlo è Paolo Pessina, Neo-presidente di Federagenti, la Federazione degli Agenti, Raccomandatari Marittimi e Mediatori Marittimi.

Ma proprio queste considerazioni generano un interrogativo pressante: “Come possiamo sfruttare questa opportunità? E come gli Agenti Marittimi, che per tradizione, storia e professione sono le sentinelle sui traffici marittimi mondiali, ma anche coloro che prima degli altri possono cogliere i cambiamenti e suggerire le strategie, possono e devono raddoppiare la loro attenzione e fare sentire nelle sedi istituzionali la loro voce? Forse, è questa la nostra idea, fissando un decalogo di priorità da affrontare e risolvere subito per sfruttare un’occasione storica e probabilmente irripetibile?”.

“Questo è il nostro compito – prosegue il Presidente di Federagenti – renderci disponibili per un confronto costante con le Istituzioni nazionali e regionali, non abbassare mai la guardia e individuare con assoluta trasparenza le priorità per il sistema Paese dal punto di vista infrastrutturale, trasportistico, portuale e normativo”.

“Siamo pronti a mettere a disposizione anche del Governo – afferma – il nostro know how per suggerire le misure da adottare, la loro tempistica e per stabilire per la prima volta nel nostro Paese una corretta analisi costi-benefici. Un caso recente? Quello del nuovo Codice Doganale che potrebbe essere pagato a prezzo carissimo dal sistema Paese e dai porti provocando un massiccio dirottamento di merci verso altri scali comunitari”.

Secondo il Presidente di Federagenti gli esempi sono molteplici e proprio per questo il primo compito che si dà la Federazione degli Agenti Marittimi è quello di stilare un elenco delle norme che provocano danni al Paese, delle inefficienze burocratiche, e delle priorità nel campo della realizzazione delle infrastrutture.

“Siamo chiamati – afferma ancora Pessina – a immaginare un Paese del tutto nuovo con una collocazione altrettanto nuova all’interno del Mediterraneo. Non ci possiamo permettere il lusso di essere banali e di subire usi e abitudini che sono ormai ampiamente superati”.

“Non mi piace il termine sfida – conclude il Presidente di Federagenti – perché, specie negli ultimi anni, è stato abusato con risultati pratici non certo soddisfacenti. Direi che dobbiamo prepararci, e Federagenti è pronta, a una grande alleanza per il cambiamento: troppo spesso pensiamo erroneamente che a livello istituzionale si conoscano i veri problemi o le inefficienze del sistema paese. Da oggi Federagenti ci sarà, candidandosi a diventare, anche in collaborazione con altre associazioni e federazioni, l’alleato privilegiato dei ministeri competenti e dei governi, nazionale, regionale e perché no, portuale”.

pessina paolo