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Shipping, Forwarding&Logistics meet Industry: l’intervento di Paolo d’Amico

Del 2 Febbraio 2017

Shipping, Forwarding&Logistics meet Industry – L’intervento di Paolo d’Amico, Presidente della Federazione del Mare nella sessione introduttiva:
“Il rapporto della Federazione del Mare con Milano è sempre più importante. Qui abbiamo presentato il nostro ultimo rapporto censis e quello di nutrire il pianeta in occasione di Expo. 
Il mare rappresenta un livello occupazionale di mezzo milione di persone. 500.000 famiglie vivono grazie al mare. 
Per questo sfrutto qualsiasi occasione per sottolineare che lo Stato italiano si deve dotare di un Ministero del Mare.
Non può continuare a mischiare infrastrutture, ferrovie, aeroporti con noi.
Anche io sono estremamente felice di vedere indicazioni nuove in questa direzione da parte del Ministro Delrio. Ma l’Italia non può dimenticare di essere una penisola.
Noi rappresentiamo 17 milioni di tonnellate di stazza estremamente sofisticata.
Siamo campioni nei ro-ro pax.
Campioni nelle navi da crociera nel gestirle e nel costruirle.
Campioni nei cabotaggi nazionali.
E anche nel trasporto di prodotti chimici.
Il mondo è coperto per due terzi dall’acqua. Negli ultimi 10 anni il commercio sul mare è passato da 6 a 10 miliardi di tonnellate.
E questo vi fa capire quanto sia importante la flotta.
Siamo stati importanti anche per i paesi del terzo mondo.
Abbiamo 4.600 toccate di navi passeggeri nel nostro paese.
Una vera e propria intermodalità delle persone e non solo delle merci.
L’Italia è un paese manifatturiero e qua siamo nel cuore di questo mondo. Noi trasformiamo materie prime e riesportiamo prodotti finiti.
Non ci vuole molto a capire quanto sia importante la logistica.
Non è un caso che Cina e India sui porti abbiano concentrato forti investimenti infrastrutturali.
Io non credo nel protezionismo.
Il commercio ha sempre portato ricchezza e questo ce lo racconta la storia. L’indirizzo è sempre quello di un sistema economico globalizzato, che che ne dica Trump.
Io iniziai a lavorare per una nave di linea della compagnia della mia famiglia che serviva la California. Su quei quattro container di allora noi combattevamo con i porti tedeschi e olandesi e non con quelli italiani. Spero questo di non vederlo più”.