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Siccità: Conflavoro Sicilia, ‘bene dissalatori ma bisogna migliorare rete idrica’

"C’è la necessità di garantire che l’acqua prodotta dai dissalatori possa essere distribuita efficacemente a tutta la popolazione"

Del 23 Ottobre 2024

“Uno dei modi per affrontare i periodi di crisi idrica è lo sfruttamento dell’acqua del mare grazie ai dissalatori. Qualcosa, in tal senso, sembra iniziare a muoversi”.

Così il segretario regionale della Sicilia e vice presidente nazionale di Conflavoro, Giuseppe Pullara, che già nei mesi scorsi aveva auspicato nella riattivazione, nel minor tempo possibile, degli impianti a Trapani, Gela e Porto Empedocle, tutti e tre dismessi fra il 2012 e il 2014.

“La crisi idrica ha un impatto profondo su vari settori economici – dice Pullara -. L’agricoltura, che richiede il maggiore fabbisogno idrico, è particolarmente vulnerabile. La scarsità d’acqua compromette la qualità dei raccolti e per diversi settori dell’industria può portare a interruzioni nella produzione, aumentare i costi e ridurre la competitività.

Accanto ai nuovi dissalatori è fondamentale anche il miglioramento della rete idrica siciliana, in molte aree ormai obsoleta. Le perdite nelle reti di distribuzione, in media ammontano al 50% – continua – In alcuni comuni della provincia di Enna, dove le reti sono state rinnovate, queste perdite sono state drasticamente ridotte. C’è la necessità di garantire che l’acqua prodotta dai dissalatori possa essere distribuita efficacemente a tutta la popolazione”.

(Man/Adnkronos)

ISSN 2465 – 1222

FONTE ADNKRONOS